Mentre Messina annaspa su più fronti, a Palazzo Zanca va in scena l’ennesimo spettacolo di un teatrino a cui siamo ormai abituati. La questione sfiducia è sulla bocca di tutti i consiglieri, seppur con pareri discordanti. C’è chi la vuole subito, chi preferisce rimandarla, chi invece non si pronuncia. Federazione Nuova Destra ha invece le idee chiare: il Consiglio comunale deve mandare a casa il sindaco Accorinti.
“In questi giorni di fermento politico nella nostra città, legati all’argomento della sfiducia – spiega Franco Tiano – abbiamo potuto constatare che finalmente tutti gli schieramenti ritengono che l’esperienza Accorinti è fallimentare. Superfluo, quindi, soffermarsi sul problema legato al bilancio oppure ai servizi non resi, soprattutto quelli primari dell’igiene cittadina, del sostegno alla povertà, della viabilità, della sicurezza, del verde, della pressione contributiva, della produttività commerciale ed occupazionale, ecc… Tutti argomenti ampiamente dibattuti in città, sia dai politici che dalla società civile, e ritenuti, dalla più ampia maggioranza di cittadini, le conseguenze della maturazione di una appropriata convinzione di cessare un esperienza improduttiva e dannosa per Messina, addirittura maggiore rispetto a quella già sopportata e conclusa da parte di quelli che c’erano prima. Ho fatto questa premessa per ricordare che la Federazione Nuova Destra, con un comunicato inconfutabile ed ampiamente descrittivo, inviato alla stampa qualche anno fa, aveva puntualizzato quali fossero i motivi che ci avrebbero portati alla sfiducia. Una bocciatura, la nostra, che oggi viene ampiamente condivisa dai partiti, che tuttavia litigano sulla necessità di un ulteriore rinvio della procedura per accordarsi tra di loro sulla spartizione della torta futura, legata soprattutto a quelle più ambite di Palermo e Roma. Perdite di tempo che produrranno ulteriori drammi legati soltanto ai cittadini e consentiranno accordi politici, anche trasversali, per tornare a sedersi su quelle poltrone e non perdere la leadership”.
La Federazione Nuova Destra, pertanto, ritiene che il Consiglio Comunale nella sua interezza, debba procedere, senza tentennamenti, interessi di parte o attribuendosi paternità riguardo l’atto, a sfiduciare il primo cittadino. Lo deve alla città, sofferente ed irrimediabilmente sottomessa ad una situazione economica compromessa alle origini e mantenuta in vita per allontanare ogni possibile ripiegamento verso assunzioni di responsabilità, che avrebbero potuto influenzare e gravare, oltre che sui cittadini, sulla testa di chi è stato politicamente leader e vuole continuare ad esserlo. I cittadini ormai esasperati dalle numerose incompiute e dalla fame di lavoro che si tocca con mano in città, hanno aperto gli occhi e sono pronti a giudicare ogni azione politica futura, partendo dalla sfiducia, per valutarne i benefici comuni e non di singoli gruppi politici o affaristici locali. Consigliamo ai leader della politica, pertanto, di mettere da parte la ricerca di benefici personali, di confrontarsi in umiltà con chi vive giornalmente Messina e l’analizza toccando la miseria della strada e non le stanze ben arredate dei propri uffici e di staccare quella spina che ostacola il progresso, lo sviluppo e la libera economia. Voi più di ogni altra realtà locale sapete che ogni atto, patto o progetto, realizzato da questa amministrazione è un andare irrimediabilmente in dietro nel tempo, trattandosi di scelte legate a condizionamenti ideologici ormai superati, che si ripercuoteranno nell’economia della città determinando arretratezza e povertà. Sarete i responsabili del futuro dei nostri figli, fate bene i vostri conti.
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