Il Genio Civile boccia la Variante di tutela ambientale. De Cola: “Si potrà costruire in zone pericolose”

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“Abbiamo ricevuto il parere negativo del Genio Civile sulla Variante parziale di tutela ambientale e siamo dispiaciuti e stupiti”. Con queste parole l’assessore all’Urbanistica Sergio De Cola commenta la bocciatura di Leonardo Santoro scaturita da analisi geologiche.

“Dopo il lavoro fatto e le interlocuzioni avute con gli uffici del Genio Civile – precisa De Cola –  gli stessi uffici in base ad una presunta carenza di studi geologici, hanno espresso un parere negativo. È appena il caso di ricordare che la variante interviene su una modesta porzione del territorio comunale, circa 840 ettari su gli oltre 21.000, per cui il Genio Civile aveva a suo tempo già autorizzato il PRG a oggi vigente e per cui la Variante propone una significativa diminuzione dell’edificazione possibile. La Variante toglie, e non sposta, volumi e quindi non può che migliorare le condizioni di sicurezza, anche da un punto di vista geologico, rispetto alla situazione attuale già approvata e pericolosamente vigente come testimoniano le tragedie, per tutte Gampilieri, che negli anni hanno funestato il nostro territorio. Non a caso la previsione di atterraggio dei volumi cancellati  dalla Variante è negli altri strumenti urbanistici in itinere (PIAU, Mortelle Tono, PRG) che sono accompagnati da nuovi studi geologici per verificare la compatibilità delle aree con le previsioni di insediamento e che saranno sottoposti a nuovo ed autonomo parere da parte del Genio Civile”.

“La bocciatura della Variante per motivi geologici – conclude l’assessore – consente il perdurare dello stato di cose per cui il Consiglio Comunale aveva espressamente chiesto nel 2012 la modifica del PRG e consente di continuare a presentare richieste per costruire in aree giudicate pericolose dagli studi geologici fatti dell’Enea. Inoltre ogni ritardo nell’adozione della variante consente che si formino giuridicamente concessioni edilizie e diritti ad edificare proprio su quelle aree del territorio che sono da tutelare”.

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