I motivi della protesta sono sempre gli stessi: mancata stabilizzazione dei precari-orchestrali, programmazione inadeguata degli spettacoli, mancata redazione di una pianta organica, mancato commissariamento dell’Ente, mancata retribuzione degli stipendi. Orchestrali e dipendenti precari del teatro Vittorio Emanuele rispolverano una protesta mai sopita e ridanno “fiato alle trombe” per far sentire ai cittadini la voce del malcontento. Per questo motivo le Organizzazioni Sindacali di Slc Cgil, Uilcom Uil, Fials Cisal e S.a.di.r.s., hanno indetto per domani, con inizio alle 10.30, un sit-in di protesta nel piazzale antistante il Teatro Vittorio Emanuele, proprio per dare voce a lavoratori, fornitori, compagnie e artisti, che aspettano ancora di essere pagati. Parallelamente si terrà un’assemblea pubblica dove verranno esposte le problematiche, vecchie e nuove, che non consentono di valutare positivamente, l’evoluzione futura del teatro. Per l’occasione l’orchestra si esibirà in un vero e proprio concerto “all’aperto”. Ad infiammare ancora più gli animi il recente episodio della rinuncia del maestro Fogliani alla direzione del “Rigoletto”. «Fino ad ora — dichiarano i sindacati — avevamo solo, e non era poco, evidenziato le incapacità dei dirigenti dell’Ente in merito alla gestione amministrativa. Con gli ultimi avvenimenti, riferiti all’allestimento del Rigoletto, possiamo amaramente constatare che il “contagio” si è propagato anche per il settore artistico nella sezione musicale. Le motivazioni che hanno indotto il maestro Fogliani a rinunciare alla direzione musicale, evidenziano quanto affermiamo». «Siamo in attesa di ricevere adeguati riscontri — concludono —, in merito alla volontà di risolvere, subito, le questioni del Teatro, esternate in più occasioni dal Presidente Crocetta che ha dichiarato di tenere alle sorti del Vittorio. Non si può attendere oltre per giungere ad una soluzione non più procrastinabile, che dia respiro a un progetto serio di rilancio e di sviluppo».
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