Condanna esemplare per un padre che per anni ha violentato la figlia. 12 anni di carcere, questa la sentenza inflitta dai giudici della prima sezione penale ad un uomo di 48 anni, residente in un villaggio della zona sud, per il quale il collegio giudicante ha disposto anche l’interdizione perpetua dai pubblici uffici, la revoca della patria potestà, il risarcimento alla parte civile di 200mila euro e il pagamento delle spese processuali. Su indagini coordinate dal sostituto procuratore Antonio Carchietti, venne alla luce una vicenda di abusi in famiglia, la più squallida: una bambina di 12 anni costretta a subire le morbose attenzione del padre.
All’inizio, nel 2001, furono solo palpeggiamenti, poi,ben altro. Divenuta ragazza la giovane fu costretta ad atti sessuali completi. Raccontò ogni abuso alla madre, che la mandò ad abitare altrove per allontanarla da quel padre orco. Lui, per difendersi, disse che la figlia era consenziente. E lo disse- sostiene l’accusa- perchè comprese che la figlia stava per denunciarlo anche alle autorità. Non voleva più abusi, non voleva più sentire le mani del padre su di sè. Lo disse ai carabinieri, scattò l’inchiesta, la ragazza fu ascoltata da esperti del settore, furono trovati riscontri alle sue accuse e il padre fu arrestato. Adesso la condanna. Esemplare.
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