Arriva la richiesta di archiviazione, tra le 18 avanzate dalla procura palermitana, anche per i messinesi Giuseppe Buzzanca (ex Pdl) , Filippo Panarello (Pd) e Giuseppe Picciolo (deputato in carica di Sicilia Futura). I tre erano indagati insieme ad altri deputati ed ex deputati dell’Ars nell’inchiesta che riguarda le cosiddette “spese pazze” all’Assemblea Regionale Siciliana, avvenute nel quadriennio del governo Lombardo..
Le indagini, condotte dai finanzieri del Nucleo tutela spesa pubblica della Polizia tributaria, avevano portato alla luce le eccessive spese dei gruppi parlamentari . Tra i messinesi indagati, oltre Buzzanca , Panarello e Picciolo , anche Cateno De Luca ( ex MPA), già assolto dal gup lo scorso luglio. A lui l’accusa contestava la spesa di 6.698 euro per pagare le rate leasing di un’Audi 6. Inoltre era accusato di avere speso 1.810 euro (del gruppo) per comprare 133 agende Nazzareno Gabrielli, consegnate alla sua segreteria politica di Messina.
Secondo le indagini, gli ex deputati avrebbero trasferito nei conti correnti personali somme che sarebbero servite per regali costosi fatti a titolo personale, tra cui ceste natalizie, oppure per cene al ristorante, acquisti di generi alimentari, ma anche per comprare oggetti di lusso come borse Louis Vuitton e cravatte Hermes.
Ma adesso, a cinque mesi dal giudizio in abbreviato, la procura palermitana chiede l’archiviazione, in quanto sarebbe stato dimostrato che quelle spese avevano effettive finalità politiche e istituzionali. Oltre a Buzzanca, Panarello e Picciolo, archiviate le posizioni di Bruno Marziano ( attuale assessore regionale alla Formazione Bruno Marziano, del Pd) ; Concetta Raia (Pd); per il capogruppo di Forza Italia Marco Falcone, Vincenzo Vinciullo, Ncd e presidente della Commissione Bilancio dell’Ars; Alessandro Aricò (ex deputato di Futuro e libertà); Carmelo Currenti (deputato di Sicilia Democratica); Carmelo Incardona (ex Grande Sud); Antonino Scilla (ex Grande Sud); Giovanni Di Mauro (Mpa); Marco Lucio Forzese (Centrisi per la Sicilia); Riccardo Savona (Forza Italia), Salvatore Giuffrida (ex deputato dell’Udc); Mario Parlavecchio (ex Mpa); Salvino Caputo (ex Popolo delle libertà); e Orazio D’Antoni (ex Mpa). La Procura di Palermo sta valutando la posizione dei restanti 17 indagati.
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La maggior parte dei voltagabbana, eletti in un partito per poi tradire gli elettori. Gente che pensa solo al loro portafoglio e dell’ideologia non conosce neppure il significato.