Sequestrati dai carabinieri del Ros, su provvedimento del Tribunale di Messina, beni per circa 5 milioni di euro riconducibili all’imprenditore Tindaro Marino, 53 anni, di Gioiosa Marea, agli arresti domiciliari dal giugno del 2011 quando era stato colpito assieme ad altre ventisei persone dalla misura cautelare nell’ambito dell’operazione antimafia “Gotha e Pozzo 2”. In quell’indagine erano emersi suoi legami con la famiglia mafiosa dei Mazzarroti. Il sequestro ha riguardato quote delle societa’ “Italscavi Co. srl” ” Ex Novo di Marino Tindaro & c sas”, “M.M.D. Movimento rerra e trasporti piccola scarl”, un immobile e un maneggio a Piraino, gestito dall’associazione sportiva dilettantistica “Dc Iblea Dunit” della quale Marino era presidente, e infine diversi veicoli.
(51)