Beni per un valore di circa duecentomila euro sono stati sequestrati dai carabinieri a Giuseppe Sinagra, 37 anni, arrestato nel luglio del 2012 su ordine di carcerazione scaturito dall’operazione Antimafia “Icaro”, per associazione per delinquere di stampo mafioso. A detta dell’accusa, Sinagra avrebbe svolto attività criminale dal giugno 1994 all’aprile 2003, nel comprensorio nebroideo. E’ ritenuto un importante esponente della famiglia mafiosa brolese, quale braccio operativo. Difatti Sinagra, oltre alla condanna e a vari reati contestatigli, nel marzo 2003 fu arrestato in flagranza di reato dai Carabinieri del ROS di Messina: stava prelevando il pizzo dal titolare di una grossa concessionaria di automobili nel brolese.
Le indagini economico-patrimoniali, condotte dal Nucleo Operativo dei Carabinieri di Patti, avrebbero stabilito la sua pericolosità sociale e la netta sproporzione tra i redditi dichiarati dall’interessato e le ricchezze accumulate nel tempo.
Il provvedimento di sequestro ha riguardato beni il cui valore complessivo è stato stimato per un importo pari a duecentomila euro ed in particolare:
Undici terreni agricoli;
Tre unità immobiliari;
Un buono postale.
Il decreto emesso è stato inoltre esteso nei confronti dei soggetti intestatari di beni e riconducibili a Giuseppe Sinagra. In particolare madre, padre e fratello.
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