La piscina interna di Villa Dante è finita nelle mire di tre giovani ladri. Il loro obiettivo era il rame contenuto negli impianti elettrici e idraulici della struttura. Attratti dall’idea di guadagnare dal furto del prezioso metallo, l’ “oro rosso”, i tre si sono messi in azione, senza però raggiungere il risultato sperato.
La tempestiva segnalazione di un poliziotto libero dal servizio, insospettito da rumori metallici provenienti dal parco, nell’orario di chiusura, ha fatto sì che intervenissero una gazzella del Nucleo Radiomobile e una pattuglia della Stazione di Camaro, a fermare i tre giovani, “armati” di martello, tenaglia e seghetto, intenti a estrarre da una porzione dell’impianto idraulico della piscina i tubi di rame, danneggiando tutto ciò che gli impediva di raggiungere lo scopo.
I tre avevano scavalcato sia la recinzione perimetrale della Villa Dante che quella interna della piscina, per poi forzare la porta d’ingresso ai locali tecnici della struttura. Quando sono stati colti in flagrante dai militari dell’Arma avevano già ammassato in un sacco nero diversi quantitativi di componenti di rame.
Al termine degli accertamenti, per il ventenne sono scattate le manette e, dopo una notte in camera di sicurezza, nel corso del rito direttissimo ha patteggiato una pena di 2 anni di reclusione e 600 euro di multa. I due minorenni, invece, sono stati denunciati a piede libero per furto aggravato in concorso.
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