Taormina. Forzava la porta di ingresso del negozio preso di mira, rubava denaro ed oggetti di valore e si dileguava velocemente. Era questo il modus agendi di un 36enne catanese, arrestato per furto dagli uomini della Polizia. Nei suoi confronti, infatti, il GIP del Tribunale di Messina, dott.ssa Tiziana Leanza, su richiesta del P.M., dott.ssa Rosanna Casabona, ha emesso una misura cautelare degli arresti domiciliari.
Le manette sono scattate alla fine di una complessa attività di indagine, svolta dagli investigatori del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Taormina e coordinata dall’Autorità Giudiziaria, che ha permesso di ricostruire i furti messi a segno dall’uomo nell’estate del 2016 su Corso Umberto, ai danni di attività commerciali di vario tipo.
L’arrestato metteva a segno i furti con la complicità di altri due soggetti, identificati e denunciati per i medesimi reati.
A tradire il ladro, le immagini dei sistemi di videosorveglianza presenti nell’area interessata che lo hanno più volte immortalato. I poliziotti hanno quindi incrociato i dati estrapolati dai tabulati del traffico telefonico, relativo alle celle di aggancio sulla stessa zona, con gli spostamenti dell’uomo lungo il corso e nei pressi dei negozi. Le foto del trentaseienne reperite sul web hanno, infine, fornito il riscontro definitivo.
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