Messina. Rapina al tabacchino di Galati Marina. Arrestati due giovani

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Ieri sera i Carabinieri della Compagnia di Messina Sud hanno arresto due giovani,  responsabili della rapina al tabacchino “ADIGE” di Galati Marina. L’accusa per loro è di rapina aggravata in concorso.

I due ragazzi, C.A. incensurato messinese classe ’96 ed un minorenne, pensavano di aver messo a segno con successo un facile e brillante colpo, ma il finale è stato decisamente diverso dalle loro aspettative.

Impugnando una pistola a salve priva di tappo rosso, perfetta riproduzione di un’arma vera, sono entrati nel tabacchino ed hanno seminato il terrore tra i presenti, impossessandosi dell’incasso della giornata. I due malviventi, messo a segno il colpo, si sono dileguati a piedi prendendo direzioni opposte. Giunto l’allarme, i Carabinieri della Compagnia di Messina Sud si sono messi sulle tracce dei fuggitivi facendo convogliare verso la zona del fatto  un equipaggio del Nucleo Operativo e personale delle stazioni di Tremestieri e  Giampilieri, coordinate dalle indicazioni fornite dalla Centrale Operativa.

I militari hanno messo in atto un dispositivo che ha consentito di interdire ai due ogni possibile via di fuga e di intercettare – lungo la SS 114 mentre correva a piedi  – l’incensurato 21enne, il quale aveva con se l’intera refurtiva: circa 400 euro.

Inutile il tentativo di sottrarsi alla cattura: il giovane, bloccato e perquisito, si è subito reso conto di non avere via di scampo ed ha ammesso le proprie responsabilità, indicando ai carabinieri il sito in cui aveva occultato gli abiti utilizzati durante l’esecuzione della rapina di cui nel frattempo si era disfatto. Il suo complice è stato bloccato quasi simultaneamente – nel villaggio Tremestieri –  mentre cercava di scappare a bordo di un ciclomotore. Immobilizzato e perquisito è stato trovato in possesso della pistola e dei vestiti utilizzati durante la rapina, custoditi nel bauletto porta oggetti del mezzo.

I due sono stati tratti in arresto e, dopo le formalità di rito, per il  maggiorenne si sono spalancate le porte del Carcere di Gazzi mentre il minorenne è  stato tradotto presso il centro di prima accoglienza per minori di Messina.

 

 

 

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