Un giovedì, oggi, che ha segnato tappe importanti nelle indagini relative alla morte di Provvidenza Grassi.
Questa mattina, su disposizione del sostituto procuratore Diego Capece Minutolo, i carabinieri hanno acquisito le riprese della emittente televisiva Tremedia, quelle che la trasmissione di Rai3, “Chi l’ha visto”, da due settimane manda in onda; quelle che potrebbero allungare un’ombra, un’altra, su quanto sin qui ipotizzato dagli inquirenti: l’incidente stradale avvenuto la stessa notte della scomparsa di Provvidenza, quel 10 luglio, alle 2 di notte, nel quale la ragazza, rientrando a casa, a Santa Lucia sopra Contesse, sarebbe precipitata dal viadotto della tangenziale, poco primo dello, svincolo di Gazzi. Dalle immagini di Tremedia, a supporto di un servizio di Eduardo Abramo, quel tratto autostradale nel quale la fiat 600 di Provvidenza sarebbe volata giù nell’area sottostante, si vedrebbe un guardrail intatto. E quelle riprese sono datate 23 luglio 2013, dunque, 13 giorni dopo la scomparsa di Provvidenza, vale a dire quando, a sposare la tesi dell’incidente stradale, avrebbe dovuto risultare danneggiato. Il filmato è adesso al vaglio degli esperti. Se accertata l’integrità della barriera di protezione il 23 luglio verrebbe così meno l’ipotesi che il 10 luglio il guardrail sia stato divelto da un’auto in corsa.
La stessa auto, quella fiat 600 condotta da Provvidenza Grassi, che stamani è stata ispezionata a lungo dai periti. Per comparare ogni ammaccatura della vettura con la traiettoria della caduta, sono al lavoro due esperti: quello nominato dalla Procura e quello scelto dalla famiglia Grassi, che all’ipotesi dell’incidente continua a non credere.
Patrizia Vita
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