Il processo per la morte del geometra 26enne sepolto da un muro: 2 assoluzioni in Appello

Pubblicato il alle

1' min di lettura

La Corte d’Appello di Messina ha ridotto le condanne a Carmelo Lombardo, titolare dell’impresa Lcs srl,  ed al geometra Antonio Starrantino, coordinatore per la progettazione della stessa impresa.

In primo grado erano stati condannati rispettivamente a 3 anni e due mesi e a 3 anni di reclusione. Oggi, per i due, è arrivata l’assoluzione con la formula “per non avere commesso il fatto”. Inoltre, la Corte ha revocato le statuizioni civili a carico della impresa costruttrice Lcs srl.

Di quella ditta era direttore dei Lavori, durante l’operazione di livellamento del terreno di una casa in costruzione a Nizza di Sicilia, il geometra 26enne Filippo Barbagallo.
Era il 17 maggio 2007 quando Barbagallo rimase schiacciato dal crollo del muro di una vecchia casa adiacente. Morì sul colpo. Il cantiere venne posto sotto sequestro e furono sei le persone indagate, tra cui il titolare, il responsabile della sicurezza del cantiere, il progettista dei lavori.

Oggi, per due tra loro è arrivata l’assoluzione. Sono stati difesi dagli avvocati Bonni Candido e Giovanni Miasi. L’impresa era difesa dall’avvocato Elena Montalbano.

 

 

(434)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

error: Contenuto protetto.