Il processo scaturito dall’alluvione di Giampilieri, che nell’ottobre 2009 fece 37 vittime, sembra destinato a durare a lungo. Il gup Massimiliano Micali oggi ha deciso di ascoltare tutti i 400 testimoni che, in un modo o nell’altro, hanno avuto a che fare con la tragedia messinese. Alla base della decisione c’è il no della difesa dei 15 imputati di acquisire alcuni documenti. L’accusa, infatti, aveva presentato un elenco nel quale indicavano quali documenti da acquisire, al fine di evitare di ascoltare le dichiarazioni di numerosi testimoni citati nel processo e rischiare che i tempi lunghi necessari all’ascolto potessereo determinare il rischio prescrizione. Una scorciatoia, questa, non gradita dalla difesa, che invece ha acconsentito soltanto all’acquisizione di alcuni fascicoli fotografici. E’ per questo che il giudice Micali ha disposto la citazione di ben 60 testimoni. Lunedì i pubblici ministeri dovranno presentare l’elenco per permettere alle varie parti di poter conoscere le persone che saranno sentite. Un calendario segnerà le varie udienze che- ha già preannunciato il gup Micali- potrebbero essere svolte anche il sabato, vista la mole di testimoni da sentire
Tra le nuove “prove” che saranno acquisite, anche il dossier fotografico dei Carabinieri, straziante testimonianza delle condizioni in cui furono ritrovate molte vittime sepolte dal fango.
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