I Carabinieri hanno arrestato un 57enne accusato di maltrattamenti contro familiari conviventi: l’indagine è scattata a seguito della denuncia della vittima, la moglie che ha chiamato i militari per segnalare di essere stata aggredita dal marito. Successivi accertamenti hanno permesso di fare luce sui fatti.
Ieri notte, i Carabinieri della Stazione di Capo d’Orlando e della Sezione Radiomobile del Nucleo Operativo e Radiomobile di Sant’Agata di Militello (ME) hanno arrestato il 57enne G.P., residente nel centro paladino e già noto alle forze dell’ordine, per il reato di “maltrattamenti contro familiari conviventi”.
I militari dell’Arma, sono intervenuti nel centro paladino a seguito di una richiesta di intervento da parte di una donna che segnalava di essere stata aggredita dal marito. Nella circostanza la donna riferiva di essere stata minacciata e aggredita fisicamente dal proprio coniuge, il quale veniva fermato dai militari, ancora in evidente stato di alterazione psicofisica. L’uomo è stato accompagnato presso la locale Stazione Carabinieri, mentre alla vittima, soccorsa dai sanitari del Presidio di Continuità Assistenziale del luogo, venivano riscontrate diverse ecchimosi al collo ed alla testa.
L’attività di riscontro sulla denuncia sporta dalla vittima, svolta dai Carabinieri sotto le direttive del Pubblico Ministero di Turno della Procura della Repubblica di Patti, Dott.ssa Federica Urban con l’ausilio del personale specializzato della “task force” per il contrasto alle violenze di genere, costituita presso il Comando Provinciale dei Messina, ha permesso di accertare che l’uomo ha posto in essere, nel tempo, ripetute minacce ed atti vessatori nei confronti della moglie, tali da generarle timori per la propria incolumità e influenzarne le normali condizioni di vita.
L’uomo è stato arrestato, in flagranza di reato, per “maltrattamenti contro familiari conviventi” e, dopo gli accertamenti di rito, tradotto presso la Casa Circondariale di Barcellona P.G. in attesa dell’udienza di convalida che si terrà presso il Tribunale di Patti (ME).
Anche in questa circostanza, la pronta risposta delle forze dell’ordine, nonché l’altissima sensibilità dell’Autorità Giudiziaria, ha scongiurato il protrarsi e l’aggravarsi dei fatti.
FONTE: Legione Carabinieri “Sicilia” – Comando Provinciale di Messina
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