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Operazione ViVaio. La mafia negli appalti pubblici e le discariche: in Appello pena ridotte. Rimane un ergastolo

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tribunale-messina 1Si è concluso con un ergastolo, 8 condanne per un totale di circa 78 anni di carcere, 3 assoluzioni e 4 prescrizioni, il processo in Appello scaturito dalla operazione Vivaio, che nel 2008, grazie all’attività investigativa dei carabinieri del Ros, portò alla luce gli interessi del clan di Barcellona su numerosi appalti e subappalti, ma anche – a detta dell’accusa – il controllo e la gestione delle discariche di Mazzarrà Sant’Andrea e Tripi. Un business da decine di milioni di euro attivo nella fascia tirrenica della provincia di Messina.In primo grado, per gli imputati alla sbarra, erano state emesse 16 condanne per un totale di 130 anni di pena più il carcere a vita per Aldo Nicola Munafò, oggi confermato.Quattro erano stati assolti.
Oltre l’ergastolo per Munafò, queste le condanne di oggi: Carmelo Bisognano 7 anni e 6 mesi, Tindaro Calabrese 16 anni, Agostino Campisi 8 anni e 8 mesi, Alfio Giuseppe Castro 13 anni, Sebastiano Giambò 8 anni, Michele Rotella 8 anni, Nunziato Siracusa 8 anni, Salvatore Trifirò 9 anni.
Assoluzione per Antonino Calcagno, Cristian Giamboi e Salvatore Campanino. Prescrizione per Bartolo Bottaro, Aurelio Giamboi, Calabrese, Thomas Sciotto, Giuseppe Triolo.

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