Lo scorso 28 gennaio erano stati arrestati, accusati di frode fiscale. Oggi, il Tribunale della Libertà annulla la misura cautelare ai domiciliari. Andrea Currò, amministratore della Currò Trasporti Srl, e il suo ragioniere Michele Nigrelli, sono stati indagati nell’operazione “Dark Truck 2”, effettuata dai Nuclei di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Messina e Palermo, che. Una frode- ha stabilito l’accusa – da 8,2 milioni di euro e mancato versamento dei contributi previdenziali. Con Currò e Nigrelli, sono state indagate altre 6 persone. Le accuse, a vario titolo: associazione a delinquere; utilizzo ed emissione di fatture per operazioni inesistenti; falsa dichiarazione; occultamento e distruzione di scritture contabili; illecita somministrazione e utilizzo di manodopera; omissione di versamenti Iva.
L’operazione “Dark Truck 2” segue l’omonima attività investigativa svolta dal Nucleo di Polizia Tributaria di Palermo nel marzo 2012. Il troncone messinese ha acceso i riflettori sulle società Europa Trasporti Srl e Currò Trasporti Srl. A detta dell’accusa, avrebbero utilizzato fatture per operazioni inesistenti, emesse da cooperative palermitane: la Ma.Da Group, la Gi.Da Group e la Millenium Trasporti. Le cooperative palermitane, a loro volta, svolgevano la funzione di società “cartiere”, interponendosi fittiziamente per l’assunzione di personale. Le “palermitane”, attraverso contratti simulati di appalto di servizi- sempre secondo gli inquirenti – avvantaggiavano indebitamente le società messinesi.
Oggi, accolta la tesi dei difensori di Currò, (avvocati Bonni Candido e Alberto Gullino) e di Nigrelli ( avvocati Antonello Scordo e Antoci) il Riesame ha annullato la misura cautelare per i due.
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