L’Università di Messina ha accolto l’istanza avanzata dall’avvocato Bonny Candido e, con decreto rettoriale, ha riammesso in servizio il Prof. Marcello Caratozzolo, nei cui confronti il Gip Vermiglio aveva gia’ disposto la revoca della misura cautelare lo scorso 13 dicembre. Il docente di Statistica e matematica dell’ateneo messinese, dunque,torna regolarmente in servizio.
Caratozzolo era stato indagato nell’ambito della operazione Campus, che lo scorso luglio aveva portato alla luce manipolazioni esterne nelle prove di ammissione alle facoltà a numero chiuso e agli esami universitari. Anche infiltrazioni della ndrangheta. Il Professore Caratozzolo era stato accusato di associazione per delinquere aggravata dal metodo mafioso finalizzata alla corruzione, al traffico illecito di influenze, al millantato credito, al voto di scambio e ad altri delitti con la pubblica amministrazione.
Per lui erano dapprima scattati gli arresti domiciliari, successivamente commutati , sempre su istanza del suo legale, avvocato Candido, in divieto di dimora.
A settembre anche questa misura era stata annullata e gli venne applicato l’obbligo di firma. Sino a dicembre, quando il gip Maria Vermiglio annullò anche quest’ultimo provvedimento. A quel punto l’obiettivo era divenuto il reintegro in servizio del professore Caratozzolo all’Università. Obiettivo raggiunto ieri.
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