Operazione Bratislava. Giro di anabolizzanti in 2 palestre smantellato grazie a denuncia di mamme

Pubblicato il alle

3' min di lettura

“Amore di mamma”. Poteva essere denominata così l’operazione Bratislava, scattata oggi ad opera della Squadra Mobile di Messina, sezione narcotici diretta da Franco Oliveri, con 11 misure cautelari. “Amore di mamma” perché l’indagine è stata avviata nel 2012 a seguito della denuncia di alcune mamme, preoccupate per la salute dei loro figli, abituali frequentatori di palestre cittadine e della provincia. Ragazzi che “gonfiavano” a vista d’occhio. Giovanissimi che accusavano preoccupanti infezioni, infiammazioni.  Un anno di indagini ha consentito di scoprire il grosso giro di anabolizzanti attivo in alcune palestre.

Sono 11 le persone raggiunte dall’Ordinanza  emessa dal GIP  Daniela Urbani , richiesta dal sostituto procuratore Diego Capece Minutolo, nell’ambito dell’Operazione Bratislava.

Gli indagati sono titolari di palestre, personal trainer e body builder coinvolti, a vario titolo, in un giro di sostanze dopanti, assunte dai culturisti che frequentavano abitualmente le palestre incriminate.

Nel corso delle indagini,  è emerso che in alcune palestre di Messina e Villafranca Tirrena, agli atleti venivano prescritti piani di allenamento e diete che venivano poi integrati con sostanze dopanti quali stanazolo, trembolone, metenolone, oxandrolone, nandrolone e boldenone, oltre che insulina.

Le attività d’indagine, che si sono protratte dall’aprile 2012 all’aprile 2013, hanno portato al sequestro, a carico degli indagati, di ingenti quantitativi di sostanze anabolizzanti. I sequestri sono stati eseguiti in diverse tranche, e precisamente nel novembre 2012, a marzo ed aprile 2013 ed in ultimo nel febbraio dello scorso anno.

Tra i farmaci sequestrati persino alcuni non commerciabili in Italia, che venivano importati dalla Slovacchia tramite uno degli indagati, titolare di alcune palestre di Bratislava e del salernitano. L’uomo, salernitano, è attualmente ricercato.

Gli arresti effettuati stamani dai poliziotti della Squadra Mobile di Messina, in collaborazione con i colleghi di Palermo e Salerno, hanno riguardato:

Girolamo Grasso, 54 anni, messinese, titolare della palestra Girolamo’s Gym di Messina; Domenico Battaglia, 53 anni, originario di Rometta, titolare della palestraBody Elegance Center di  Villafranca Tirrena;  Mario Amato, 30 anni, residente a Rometta, personal trainer;  Rosario Mesiti, 38 anni, personal trainer, messinese; Michele De Fanis, 32 anni di Palermo e Simone Pellegrino, 24 anni residente a Pontecagnano Faiano (SA). Tutti sottoposti al regime degli arresti domiciliari. Altri quattro indagati sono stati sottoposti alla misura dell’Obbligo di presentazione alla P.G., si tratta dei messinesi  Antonino Settimo, 29 anni,  Wender Viola, 28 anni,  Patrizia Mirabile, 46 anni e Giovanni Radessich, 43 anni,  residente a Villafranca Tirrena.

Le indagini, che si sono avvalse dei metodi tradizionali, ( perquisizioni, appostamenti, intercettazioni) hanno portato alla luce aspetti inediti della ‘dipendenza’ da anabolizzanti.

Alcuni dei consumatori, infatti, affiancavano all’uso delle varie sostanze vietate anche l’insulina: sostanza che si procuravano sottraendola al parente diabetico.

Ogni iniezione costava un centinaio di euro, la dose settimanale poteva variare a seconda della diversa conformazione fisica del consumatore. Il giro di affari che ruotava attorno alla vendita di anabolizzanti, non specificamente calcolato, a detta degli investigatori, approssimativamente sarebbe sulle decine di migliaia di euro.

Ma il vero business- ha dichiarato il questore, Giuseppe Cocchiara – consisteva nel ritorno d’immagine della palestra: più fisici scultorei formava più la gente arrivava a frotte ad iscriversi.

L’operazione Bratislava ha ”sgonfiato” un sistema illecito.

P. V.

(2535)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

error: Contenuto protetto.