Un operaio edile di 62 anni, licenziato dalla ditta presso cui lavorava da anni, è stato trovato impiccato al pergolato di una casa rurale di sua proprietà, a Scaletta Superiore. A scoprire il cadavere un’amica che si era recata a trovarlo. Pare che l’uomo, separato dalla moglie, da quando era stato licenziato soffrisse di depressione. Un male che l’ha portato, stamani, a togliersi la vita. Lasciata la sua residenza abituale di Scaletta Zanclea, ha raggiunto la casa rurale in cui generalmente si recava la domenica mattina. Qui la decisione di impiccarsi, ma prima ha lasciato un biglietto di scuse e accuse. Scuse nei confronti di chi amava, per il dolore che avrebbe causato con la sua morte; accuse contro la classe politica, colpevole di abbandonare al loro destino imprenditori e lavoratori di imprese. E’ intervenuta la polizia.
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