Omayma: rinvio a giudizio per il marito. Il Cedav parte civile

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omayma nuovoIeri il rinvio a giudizio di Faouzi Dridi,  il tunisino che uccise la moglie, Omayma Benghaloum, nel settembre dello scorso anno. Ieri, il  CeDAV Onlus ha raggiunto un importante traguardo.
Lo storico Centro Antiviolenza di Messina si è costituito parte civile, attraverso la procura legale data dalla Presidente avv. Carmen Currò all’avv. Maria Gianquinto, nei confronti di Faouzi Dridi, il tunisino di 54 anni, difeso dall’avv. Alberto D’Audino, imputato per avere ucciso la moglie Omayma Benghaloum, di 32 anni, colpendola al capo con un oggetto di legno, nel corso di una lite all’interno della loro abitazione.

Durante l’ udienza preliminare di ieri mattina, dinnanzi al Gup Maria Vermiglio, la costituzione di parte civile è stata voluta perché – scrive la presidente, avvocato Currò – ” l’associazione ha – tra gli scopi statutari – quello di prevenire e contrastare la violenza di genere e ogni tipo di discriminazione contro le donne e i minori, tenendo conto della relazione tra violenza domestica e violenza assistita. La violenza di genere, infatti, è violazione dei diritti umani (così come stabilito anche Convenzione di Istanbul del 2011) ed è un illegittimo impedimento alla cittadinanza delle donne e allo sviluppo del loro benessere psicofisico e alla partecipazione alla vita della comunità”.

La costituzione di parte civile di ieri mattina da parte del CeDAV è un traguardo storico, perché finalmente l’associazione riesce a far valere – di fronte a un giudice ordinario – le proprie istanze ogni qualvolta dai reati contestati agli imputati derivi la lesione di un diritto soggettivo inerente lo scopo statutario perseguito. Durante questa prima udienza, l’associazione messinese ha sottolineato ” come sia emotivamente e direttamente coinvolta dall’omicidio della giovane mediatrice Omayma vittima indiscutibilmente di femminicidio”.

Oltre al CeDAV, si sono costituiti parte civile anche le figlie minorenni, difese dall’avvocato Paola Rigano e tutelate dall’avv. Maria Rita Ielasi, e i congiunti prossimi di Omayma, difesi dall’avv. Mariastella Bossa.

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