L’Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada accetta positivamente la sentenza per l’omicidio di Lorena Mangano, che ha condannato ad 11 e 7 anni di reclusione Gaetano Forestieri e Giovanni Gugliandolo.
Per l’Aifvs, che al processo si è costituita parte civile con l’avvocato Rodolfo Nesci, la sentenza emessa dal Giudice Salvatore Mastroeni rappresenta un cambio di marcia per l’intero sistema giudiziario, diffondendo nella società un messaggio di civiltà: chi uccide non può restare impunito.
“Sappiamo che nessuna misura potrà restituire alla vita la giovane Lorena Mangano, ed è proprio per questo che la giustizia per i diritti inviolabili distrutti non può essere gestita al ribasso – riporta il comunicato dell’associazione firmato dal presidente, Giuseppa Cassaniti Mastrojeni – La nuova legge 41/2016 offre un forte segnale ai giudici: nell’amministrare la giustizia, debbono porre al primo posto i diritti delle vittime. L’AIFVS ha sempre sottolineato che le misure adeguate di giustizia fungono da deterrente contro la strage stradale, favoriscono nell’imputato la consapevolezza della propria responsabilità, rendono più credibile la stessa giustizia”.
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