Sole, mare, spiagge, comincia qui l’incubo di una ragazzina, allora 12enne, nei confronti della quale il “nuovo” nonno volge le proprie attenzioni. Tutto ha inizio la scorsa estate, quando la giovane, ora 13enne, si trovava al mare con la famiglia: un nucleo allargato e molto unito. Insieme ai genitori c’erano anche i nonni. La nonna, 50 anni, si era risposata in seconde nozze con l’attuale marito, 43 anni, di mestiere operaio. La coppia aveva avuto dei figli da questo nuovo matrimonio, più o meno coetanei della ragazzina molestata. Le famiglie coinvolte nella vicenda vivono entrambe in un rione non particolarmente degradato del centro città. La nonna, una donna attenta e affettuosa, è molto legata alla nipotina, che le fa spesso visita, ed è proprio lei che comincia a notare quelle strane attenzioni, morbose, del marito per la 12enne. A Pasqua, insospettita, avvisa la figlia, mamma della ragazzina, degli strani atteggiamenti che ha notato nel coniuge. A questo punto la figlia inizia a indagare e fare domande alla bambina che le rivela che lo zio — così chiamava il parente acquisito — la palpeggiava, baciava e molestava. Inizialmente la ragazzina pensa che questo tipo di attenzioni siano normali, in un secondo momento però viene sommersa dal dubbio e dal senso di colpa e si convince di essere lei , in qualche modo, colpevole di questi atteggiamenti. La madre e la nonna denunciano l’accaduto alla Squadra Mobile sezione reati contro i minori, diretta da Rosalba Stramandino, che avvia immediatamente le indagini. Nel frattempo la 13enne viene più volte sentita anche da vari esperti del settore che confermano la sua versione. L’uomo, quel nonno che avrebbe dovuto essere una figura rassicurante, è stato raggiunto da un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip Monica Marino, su richiesta del sostituto procuratore Anna Maria Arena. Il 43enne è stato condotto al Carcere di Gazzi con l’accusa di violenza sessuale su minore.
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