I Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Messina hanno arrestato in flagranza di reato il 30enne P.C., già noto alle forze dell’ordine, ritenuto responsabile del reato di false attestazione o dichiarazione ad un pubblico ufficiale sulla propria identità.
Nel pomeriggio di ieri, i Carabinieri del Nucleo Radiomobile hanno controllato un’auto che percorreva la SS 114 nei pressi del Torrente San Filippo. Il conducente, sprovvisto di documenti di identità e di patente di guida, dichiarava ai militari di essere il proprietario dell’auto controllata e lo attestava nell’autodichiarazione relativa ai motivi del suo spostamento consegnandola ai militari. Tuttavia, nel corso dei controlli finalizzati a verificare i motivi addotti per giustificare il suo spostamento, attraverso l’immediata consultazione delle banche dati effettuata sul posto con il tablet in dotazione, i Carabinieri hanno accertato che l’uomo fermato non era chi aveva attestato di essere ma bensì il fratello. Inoltre appuravano che questi aveva la patente sospesa poiché non aveva effettuato gli accertamenti volti alla revisione del titolo abilitativo alla guida.
L’uomo è stato, pertanto, arrestato in flagranza per il reato di false attestazione o dichiarazione a un pubblico ufficiale sulla identità o su qualità personali proprie o di altri, reato per il quale è prevista una pena fino a sei anni di reclusione. Inoltre a suo carico è stata elevata la sanzione amministrativa prevista dal Codice della Strada poiché guidava con patente sospesa per mancata revisione nonché la sanzione amministrativa prevista dall’art. 4 del DL nr.19 del 25 marzo 2020, poiché fuori dalla propria abitazione senza un giustificato motivo, contravvenendo all’obbligo di rimanere a casa in relazione all’attuale emergenza sanitaria.
L’uomo è stato condotto presso il proprio domicilio in regime di arresti domiciliari e, questa mattina, è comparso innanzi al Giudice del Tribunale di Messina per l’udienza di convalida all’esito della quale l’arresto operato dai Carabinieri è stato convalidato e l’uomo è stato sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari.
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