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Mentre ruba la campana… non “sta in campana”. I Carabinieri lo arrestano

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Per chi suona la campana? Suona per loro, i cittadini, per avvisare, suona per lui, il ladro, per denunciare. Non è certo facile riuscire a trafugare un oggetto simile che, come risaputo, con i suoi rintocchi ha il compito di trasmettere “informazioni” a fedeli e cittadini.

Il numero dei tintinnii, e la loro sequenza, scandisce la giornata e trasmette diversi significati: la campana suona  a lutto, suona a festa ecc.

A tradire il ladro sono stati infatti i battiti “fuori tempo”. Così, colto in flagrante, non è riuscito a portare a termine il furto di una campana in bronzo posta nel campanile di una chiesetta padronale nel quartiere S. Pietro a Milazzo del peso di 100 Kg. L’uomo, Antonio Todaro, 42 anni, residente a Salina, è stato trovato con le mani nel sacco dai Carabinieri di Milazzo, allertati dai cittadini che si erano insospettiti a causa degli strani rintocchi che “non tornavano”. Arrampicatisi sul campanile, servendosi di una scala, i Militari dell’Arma hanno ritrovato Todaro nascosto e la campana smontata. Sul pavimento: gli attrezzi serviti all’operazione di distacco dalle corde che la reggevano. Per l’uomo, in procinto di portarsi via il pesante “fardello”, sono stati disposti gli arresti domiciliari per tentato furto aggravato. Proseguono intanto le indagini dei Carabinieri per scoprire eventuali complicità.

Giusy Gerace

 

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