Dovrà rispondere del reato di maltrattamenti in famiglia il 40enne arrestato ieri dagli uomini della Polizia ed accusato di aver vessato, umiliato, minacciato di morte la madre. Un incubo durato 7 lunghi mesi e terminato nella serata di ieri quando la donna ha deciso di chiedere aiuto alle Forze dell’Ordine.
Gli episodi di violenza si sono consumati all’interno dell’abitazione di una madre che ospitava il proprio figlio uscito di prigione perché già responsabile di reati della stessa specie perpetrati ai danni della compagna. Dopo l’ennesimo maltrattamento fisico, oltre che psicologico, la vittima ha la forza di chiedere aiuto.
L’intervento della volante è stato immediato. I poliziotti non hanno trovato in casa la vittima, che era riuscita a trovare riparo presso una vicina non prima di essere scaraventata su un mobile della camera da letto costatole la tumefazione del torace. La casa era a soqquadro, l’aggressore in evidente stato di agitazione e, nonostante la presenza degli operatori di Polizia, al sopraggiungere della madre che rincuorata dalla loro presenza rientra nella propria casa, non le ha risparmiato insulti, urla e parole ingiuriose. Un clima di soggezione e paura che ha trovato fine con l’arresto dell’uomo da parte dei poliziotti.
La denuncia sporta dalla donna, frattanto recatasi presso gli uffici di Polizia, ha lasciato emergere il clima di terrore nel quale era costretta a vivere e conseguentemente al quale, temendo addirittura per la propria vita, era spesso obbligata ad abbandonare le mura domestiche per trovare rifugio presso una vicina che le aveva fornito le chiavi di casa.
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