Lesioni personali aggravate, questo il reato di cui è ritenuto responsabile un 32enne arrestato a Patti, in provincia di Messina, a seguito dell’ordinanza di applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari.
Il provvedimento è scaturito dall’attività d’indagine condotta dagli agenti, coordinati dalla Procura della Repubblica, che hanno ricostruito i fatti ed accertato le responsabilità dell’autore, Andrea Scaffidi.
I fatti che hanno portato all’arresto
Nel mese di maggio dell’anno scorso, la vittima, per futili motivi, era stata colpita al volto con un pugno, mentre si trovava all’interno di un locale pubblico. Il colpo, che era stato inferto da Scaffidi impugnando un oggetto acuminato, ha procurato alla vittima lesioni dalle quali è derivato un indebolimento permanente dell’occhio e una notevole perdita di vista.
La persona offesa ha deciso di sporgere querela, rivolgendosi immediatamente alle Forze dell’Ordine. Il racconto è risultato attendibile e tutte le testimonianze consequenzialmente acquisite hanno portato a descrizioni dettagliate, perfettamente coincidenti, degli episodi occorsi.
Pertanto, il GIP presso il Tribunale di Patti considerando la gravità dei fatti commessi, l’aggressività manifestata, i numerosi precedenti penali, anche specifici, annoverati dall’indagato ha ritenuto di applicare immediatamente l’arresto.
FONTE: Questura di Messina
(1984)