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La Dia confisca 25 milioni di beni all’imprenditore Lamonica

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DiaSequestrato dalla Dia il patrimonio dell’imprenditore Antonino Lamonica per un valore di 25 milioni di euro. Ad essere state confiscate sono state 5 imprese, una Bmw, una Audi A6 3.0 e rapporti finanziari. Lamonica, sospettato di essere vicino a esponenti mafiosi della fascia tirreno-nebroidea, è stato sottoposto a obbligo di soggiorno nel comune di residenza per due anni. Nell’ordinanza del tribunale di Messina  si legge che l’imprenditore di Caronia era vicino a gruppi che agiscono «secondo i consueti canoni dell’intimidazione e della prevaricazione, mirando ad inserirsi a pieno titolo nella costruzione dell’autostrada Messina-Palermo, tra Furiano e Santo Stefano di Camastra, ottenendo indebiti benefici economici che riuscivano a imporre sul mercato in spregio alle regole della libera concorrenza, come dimostrato dall’episodio dell’estorsione ai danni del Consorzio Caronia Uno». Alla base delle indagini della Dia, le dichiarazioni di Carmelo Bisognano, prima a capo dei Mazzarroti e ora collaboratore di giustizia.

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