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Il senatore Barani:”Chiara Rizzo mi ha detto che le manca il figlio”. L’avvocato Candido chiede riservatezza

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Bonaventura-CandidoChiara Rizzo, la moglie, messinese, di Amedeo Matacena, rinchiusa nel carcere di Reggio Calabria, nel pomeriggio di oggi avrebbe avuto uno sfogo con il senatore Lucio Barani, in visita al carcere reggino. Barani, al termine del colloquio ha rilasciato alcune dichiarazioni all’Ansa.

“Da quando sono detenuta non ho più notizie di mio figlio quindicenne, ho bisogno di aiuto”. Lo avrebbe detto Rizzo al senatore Barani, spiegando: “Non so se sta con la sorella. Non so chi si sta prendendo cura di lui. Non mi consentono nemmeno una telefonata con mio figlio minorenne. È davvero una situazione anomala”.
Barani ha raccontato che mentre stava visitando il carcere di Arghillà, Chiara Rizzo gli si è avvicinata e presentandosi ha iniziato a raccontare la sua storia. “Io non ho fatto nulla di male. Amo la mia famiglia ed ora sono privata dei miei affetti- avrebbe aggiunto la donna – che ha ribadito di essere stata maltrattata nel carcere di Marsiglia e di essere stata sistemato con alcune prostitute in condizioni davvero precarie”.
Poi Barani ha detto che la moglie di Matacena è parsa molto dimagrita ed era in lacrime mentre raccontava la sua storia.

A seguito delle dichiarazioni del senatore del Gal all’Ansa, l’avvocato Bonni Candido, difensore di Chiara Rizzo, ha critto una nota:
“In riferimento alla visita in carcere alla mia assistita da parte dle senatore Barani, del quale riconosco e rispetto le prerogative di parlamentare e componente della Commissione Giustizia,apprezzo il suo interessamento per il caso della signora Rizzo, ma avrei gradito, se non un preventivo contatto con il sottoscritto o il collega Biondi, quantomeno un doveroso riserbo sul contenuto del suo odierno colloquio. In questo delicato momento spetta solo ai difensori valutare cosa rendere pubblico e considero assolutamente fuori luogo dare in pasto alla stampa esternazioni intime e riservate che peraltro riguardano un minorenne”.

Chiara Rizzo da giorni è in attesa di sapere la decisione del Gip in merito alla richiesta di scarcerazione, o in subordine di arresti domiciliari, avanzata dai suoi legali.

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