Franco Cassata, Procuratore Generale della Corte d’Appello di Messina, lascia la Magistratura. 73 anni, di Barcellona, Cassata era magistrato da 42 anni. Una carriera che lo ha visto impegnato, come rappresentante dell’accusa, nei più grossi processi antimafia svoltisi nella nostra città,
come i maxiprocessi “Peloritana 1” e “Peloritana 2” sul crimine organizzato a Messina, o quelli relativi alla mafia barcellonese e dei Nebrodi: “Mare nostrum”, “Icaro-Romanza”.
Qualche anno fa, nel 2009, la vicenda Parmaliana.
Il magistrato fu accusato di avere realizzato un falso dossier per screditare la figura del docente di chimica industriale messinese Adolfo Parmaliana, che aveva sostenuto l’esistenza di intrecci mafia-magistratura sul territorio di Barcellona. Le accuse di Parmaliana valsero lo scioglimento per infiltrazioni mafiose del consiglio comunale di Terme Vigliatore, centro in cui Parmaliana viveva e dove era segretario dell’allora DS.
Il docente ingaggiò una vera battaglia con la magistratura di Barcellona, che lo rinviò anche a giudizio. Ritenendo di essere sottoposto ad un vero linciaggio mediatico, emarginato anche dal suo partito, nell’ottobre del 2008 Parmaliana si uccise gettandosi da un viadotto dell’autostrada Messina-Palermo.
IL 24 gennaio scorso, il giudice di Pace del Tribunale di Reggio Calabria ha condannato il Pg Franco Cassata, per diffamazione, ad una multa di 800 euro ed al risarcimento danni da valutare in sede civile.
Poi,l’avvio di una procedura da parte del Csm,relativa alla eventuale incompatibilità parentale di Cassata con il figlio, che esercita la professione di avvocato a Messina, nello stesso Tribunale in cui padre svolgeva le funzioni di magistrato.
Oggi,dopo 42 anni nella magistratura, Franco Cassata lascia Palazzo Piacentini.
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