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Il mare sulla strada e in casa. Santa Margherita, Galati e Mili si ribellano e denunciano l’amministrazione comunale

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mareggiataGli abitanti dei centri a sud della città che ad ogni ondata di maltempo subiscono danni a case, strade, o che addirittura rimangono isolati nella casa o la via in cui abitano, passano all’attacco contro l’amministarzione cittadina, e denunciano.
Lo scrive Giuseppe Palomba sulla “Gazzetta del Sud”: “Anni e anni di promesse non mantenute, presunte e ripetute omissioni, interventi indispensabili richiesti ma mai effettuati. È questo quanto viene raccontato, in una articolata denuncia presentata alla Procura della Repubblica attraverso la polizia di Stato, da un gruppo di cittadini abitanti nei villaggi di Santa Margherita, Galati e Mili”.

Reati che, per legge sarebbero perseguibili- hanno pensato – e, dunque, “quelli che ad ogni temporale tremano” hanno deciso di agire in sede legale.
Hanno preparato un “dossier” su cui hanno inserito una serie di documenti che mostrerebbero l’incuria e il disinteresse degli amministratori in merito a un problema, quello del dissesto idrogeologico che grava su quella parte di territorio; un problema che ha già fatto 37 vittime nel 2009 quando la terribile alluvione si abbattè su Giampilieri e sui paesi limitrofi.

Gli abitanti di quelle zone hanno formato un gruppo “Comitato per la rinascita di Messina”, guidato da Giuseppe Floridia.
E il gruppo, sia chiaro, non attribuisce le, sin qui presunte, responsabilità soltanto all’attuale amministrazione, ma anche a quelle passate.
Sulla denuncia, infatti, gli abitanti della zona sud scrivono: ” In tutti questi anni abbiamo avuto modo di constatare l’inerzia delle amministrazioni che si sono succedute nel tempo, le quali non hanno posto in essere nessun intervento per garantire l’incolumità della popolazione. Nel 2007 si è verificata una mareggiata che ha fatto sorgere una forte preoccupazione di un grave rischio per l’incolumità degli abitanti dei villaggi di Santa Margherita, Galati e Mili. Dopo la realizzazione del porto di Tremestieri, e quella del progetto lungo un tratto limitato di costa del villaggio Santa Margherita, sono aumentati i rischi di una veloce erosione nelle zone costiere limitrofe. Infatti appena iniziati i lavori di quest’ultimo progetto, con i venti di scirocco e levante, le onde del mare si sono infrante sui prospetti delle abitazioni adiacenti. Gli abitanti si sono allarmati vedendosi sommersi dal mare, sono stati eseguiti degli interventi tampone con dei massi a protezione delle suddette abitazioni per circa 300 metri. Ma l’anno dopo, proprio a causa di quest’ultimo intervento, l’erosione ha raggiunto le abitazioni nei pressi del torrente S. Stefano. Il “Comitato” ha chiesto un sopralluogo da parte dei tecnici- scrivono sempre in denuncia – i quali hanno organizzato diverse conferenze dei servizi nel 2013. Successivamente la Protezione civile regionale ha eseguito un sopralluogo constatando la gravità dello stato dei luoghi tanto che l’8 maggio 2013 si è tenuta una conferenza dei servizi alla Regione in cui si è stabilito che il progetto eseguito dal Genio civile di Messina, che prevede un intervento in un’ampia fascia costiera doveva essere fatto proprio dal Comune di Messina e, con urgenza, dovevano essere chiesti i pareri agli organi competenti. Ma da allora- concludono i compnenti del comitato -, nonostante il tempo trascorso, nulla è stato fatto tanto che l’ultima mareggiata ha provocato ingenti danni: è stata invasa la Statale 114 con conseguente chiusura alla viabilità; è stato invaso il campo sportivo di Galati marina, che oggi non esiste più; sono stati danneggiati i prospetti delle case contro cui si sono abbattute le onde (nel tratto Santa Margherita, Galati Marina) e addirittura sono stati invasi dalle acque i piani terra delle abitazioni di Galati marina”.
Questo il contenuto di una denuncia presentata in Procura per quello che viene ritenuto un “abbandono istituzionale” di un territorio a forte rischio dissesto.

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