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Il “gettonificio” di Palazzo Zanca: inchiesta aperta. Nel 2014 speso un mln per pagare anche chi non c’era

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Municipio  bellaAdesso c’è la magistratura ad occuparsi dei gettoni di presenza a palazzo Zanca.
La Procura, infatti, ha aperto un’inchiesta sul lavoro delle commissioni comunali. Ad avvio indagini, la Digos, questa mattina, ha acquisito atti nell’ufficio del segretario generale, Antonino Le Donne. A sollevare la questione era stata il consigliere comunale Lucy Fenech, che in una lettera inviata al presidente del consiglio, Emilia Barrile, presentava proposta di delibera per eliminare la doppia convocazione delle commissioni consiliari. In pratica bastava che un consigliere firmasse e poteva abbandonare l’aula: intascava comunque 50 euro di gettone di presenza. Così come li intascava se la seduta andava deserta.
Tutto questo, al Comune di Messina, dunque a noi contribuenti, è costato, nel solo 2014, poco meno di un milione di euro.


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