Presentato, stamani, il bilancio 2012 dell’attività svolta sul territorio messinese dalla Guardia di Finanza. Questi i numeri: 107 denunce per frodi e reati fiscali; 176 gli evasori totali che hanno sottratto redditi al fisco per 142 milioni di euro ( a questi si aggiungono altri 12 milioni di “evasioni paratotali”; 249 i casi di lavoro nero scoperti dalle Fiamme Gialle; 77 quelli irregolari; 6mila i controlli sulla corretta emissione di ricevute e scontrini fiscali ( il 42% erano irregolari). Nell’area criminalità organizzata la GdF ha proposto all’autorità giudiziaria il sequestro di beni immobili, aziende e automezzi e disponibilità finanziarie per circa 1,5 milioni.
E’ stata accertata l’indebita percezione di contributi comunitari e nazioni per oltre 6 milioni.
I risultati ottenuti confermano uno standard elevato della qualità dei controlli: l’adesione integrale da parte dei contribuenti ai verbali di constatazione della Guardia di Finanza ha comportato proposte di recupero a tassazione per circa 13 milioni di euro, mentre l’Agenzia delle Entrate ha accertato maggiori imponibili, collegati ai verbali redatti dal Corpo, per ulteriori 76 milioni di euro. Sono, inoltre, stati sequestrati beni mobili, immobili, valuta e conti correnti per quasi 800 mila euro ai responsabili di reati fiscali.
Nell’impegno profuso a tutela della legalità economico – finanziaria c’è l’intento di tutelare le imprese rispettose delle regole dalla leale concorrenza di coloro che pongono in essere comportamenti illeciti e di infedeltà fiscale, garantire l’equità fiscale, contrastare lo sfruttamento dei lavoratori e testimoniare la vicinanza ai cittadini onesti che tentano di avviare una ripresa della crescita economica e del risparmio.
(106)