Sono 128 gli indagati della operazione Indennizzo che hanno ricevuto l’avviso di chiusura indagini. Si tratta della operazione coordinata dalla procura di Barcellona, sostituto procuratore Francesco Massara, che nel settembre 2013 scattò ad opera dei carabinieri con 16 misure cautelari per associazione a delinquere finalizzata alla commissione delle truffe alle assicurazioni. Truffe che avvenivano con il metodo dei falsi incidenti stradali. Era questo il sistema organizzato attraverso una fitta rete di complicità.
Ad essere indagati furono, tra gli altri, anche due avvocati e quattro medici: i legali Antonio Carlo Zarcone e Anna Maria Coppolino; i dottori Filippo Reale, Bernardino Salamone, Giuseppe Milioni, Caludio Aliberti, Domenico Giunta.
Le indagini, iniziate nel novembre del 2010, hanno accertato che il sodalizio ha ideato un numero importante di falsi incidenti stradali. Nell’ordinanza si parlò di 33 falsi sinistri e richieste di risarcimento per una somma pari a 1.500.000 euro circa.
A incastrare i soggetti coinvolti, una microspia installata nello studio legale di uno dei presunti capi dell’associazione, l’Avvocato Antonino Carlo Zarcone.
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