Quattro condanne alla pena dell’ergastolo ed altre 10 con condanne per un totale di 111 anni di carcere. Questa la sentenza della Corte d’Assise di Messina, nell’ambito del processo “Gotha Pozzo2”, l’operazione antimafia del 2011, condotta dalla Direzione distrettuale antimafia di Messina che ha decapitato i vertici della famiglia mafiosa barcellonese. La Corte d’Assise presieduta dal giudice Nunzio Trovato, è arrivata alla sentenza dopo un giorno e mezzo di camera di consiglio. Sono stati condannati al carcere a vita: Salvatore Calcò Labruzzo, Enrico Fumia, Carmelo Giambò e Aldo Nicola Munafò. Condanne anche per tre collaboratori di giustizia, si tratta di Carmelo Bisognano, Santo Gullo e Alfio Giuseppe Castro che con le loro dichiarazioni hanno contribuito alle indagini, svolte dai carabinieri del Ros e dalla Dia, coordinate dai sostituti della Dda Giuseppe Verzera, Vito Di Giorgio e Angelo Cavallo, per ricostruire l’organigramma della famiglia mafiosa barcellonese e fare luce su estorsioni e casi di lupara bianca. I giudici hanno condannato Carmelo Bisognano, ex boss dei “mazzarroti” a 13 anni e 6 mesi mentre Santo Gullo è stato condannato a 17 anni e 6 mesi. Infine Alfio Giuseppe Castro è stato condannato a 3 anni e 6 mesi. Per tutti e tre i giudici hanno concesso la diminuente dell’art. 8 per la loro collaborazione. Sono stati inoltre condannati Tindaro Calabrese a 14 anni di reclusione, Nicola Cannone, 12 anni in continuazione con altre sentenze, Zamir Dajkaj 11 anni, Mariano Foti, 8 anni e 8 mesi, Giuseppe Isgrò 16 anni ( per lui disposto anche il sequestro di 4 società, un immobile, 2 auto, una moto e conti correnti bancari), Angelo Porcino 11 anni, Salvatore Puglisi 4 anni e 6 mesi. L’operazione “Gotha Pozzo 2” risale al 24 giugno 2011.
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