Saranno giudicati il 22 ottobre, con il giudizio immediato, Chiara Rizzo,l’ex ministro di F.I, Claudio Scajola, e altre 3 persone, tutti coinvolti nell’inchiesta della procura di Reggio Calabria scaturita dalla vicenda giudiziaria che vede protagonista l’armatore reggino Amedeo Matacena, marito di Chiara Rizzo. Il gip di Reggio Calabria, accogliendo la richiesta della Dda, ha disposto il giudizio immediato, oltre che per l’ex di Forza Italia e la messinese Rizzo, anche per il collaboratore di Matacena, Martino Politi, e per le segretarie dell’imprenditore reggino, Maria Grazia Fiordalisi e Roberta Sacco.
Claudio Scajola e Chiara Rizzo, in particolare, sono accusati di avere tentato di aiutare la latitanza dell’ex deputato Amedeo Matacena, che si trova a Dubai dopo la condanna a 5 anni (da poco ridotta a 3) per concorso esterno in associazione mafiosa.
Intanto, a breve saranno discussi, davanti al Tribunale del Riesame di Reggio Calabria, due appelli presentati dai difensori di Chiara Rizzo, gli avvocati Candido Bonaventura e Carlo Biondi, contro le decisioni del gip di rigettare la revoca delle misure cautelari.
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