Il crimine organizzato di Barcellona perde “pezzi”. C’e’ un nuovo collaboratore di giustizia tra le fila dei clan mafioso dei barcellonesi. E’ Salvatore Campisi che da diversi mesi sta rendendo dichiarazioni ai magistrati della Dda di Messina. Lo si e’ appreso oggi, nel corso del processo d’appello dell’operazione “Vivaio”, sugli interessi mafiosi nella gestione delle discariche di rifiuti di Mazzarra’ e Tripi. Il pubblico ministero Giuseppe Verzera, che nel processo e’ Pg applicato, ha depositato i verbali e chiesto alla Corte d’Assise d’Appello di sentire Campisi. I giudici si sono riservati di decidere. Campisi era stato arrestato nell’ambito dell’operazione “Mustra” che ha smantellato un gruppo di giovani considerate le “nuove leve” della mafia barcellonese. Un’organizzazione che, secondo l’accusa, era in via di radicamento soprattutto nel territorio di Terme Vigliatore ed era attiva nelle estorsioni.
Intanto, proprio oggi, la sezione Misure di prevenzione del Tribunale di Messina ha disposto la confisca di beni dell’imprenditore di Barcellona, Mario Aquilia, 44 anni. Si tratta della societa’ Isma Costruzioni srl, di un’auto Bmw, tre autocarri e due mini escavatori. Coinvolto nell’operazione “Gotha Pozzo 2” , Aquila, secondo gli investigatori, e’ vicino alla famiglia mafiosa dei barcellonesi.
(113)