Il sostituto procuratore della DDA, Giuseppe Verzera, ha chiuso le indagini nell’ambito di un’inchiesta che ha scavato sui rapporti esistenti tra il clan Mangialupi, un noto avvocato penalista, Francesco Traclò, e due psichiatri, Marina Martina e Giuseppe Dattola. Secondo l’ipotesi di accusa sarebbero esistiti favoreggiamenti da parte dei tre professionisti nei confronti del boss Nino Trovato e di Letterio Campagna, quest’ultimo ritenuto legato al clan Mangialupi, nel cui casolare, a San Filippo, la Squadra Mobile rinvenne chili di eroina ed un arsenale da guerra. L’odierna inchiesta, che vede indagati l’avvocato Traclò ed i professori Martina e Dattola,è scattata a seguito di un colloquio avvenuto in carcere tra il detenuto Campagna ed i suoi familiari. Ne veniva fuori che il suo legale, avvocato Traclò, gli aveva suggerito alcuni consigli per ottenere perizie psichiatriche favorevoli e altri per sviare le indagini. Anche raccomandazioni per non essere intercettati nei dialoghi. Da qui, per il legale, l’accusa di concorso in favoreggiamento personale e tentato favoreggiamento reale, con l’aggravante di aver agevolato il clan mafioso di Mangialupi.
Per i due psichiatri, invece,periti nominati dal Tribunale, la Dda sostiene abbiano stilato perizie che stabilivano incompatibilità al regime carcerario del detenuto Letterio Campagna, perchè fosse scarcerato.Sono accusati di falso in perizia con l’aggravante di aver agevolato il clan mafioso di Mangialupi.
Sono cinque gli avvisi di chiusura indagini. Oltre i 3 professionisti, infatti, sono indagati anche il boss Nino Trovato e Concetto Russo. amministratore giudiziario della Sicilmarket, società riconducibile a Trovato. Entrambi sono accusati di falsificazione di bilancio, quello della ditta, per evitare che fosse sequestrata. Anche in questa tranche di indagini rientrerebbe l’avvocato Traclò. Per l’accusa avrebbe messo in contatto Nino Trovato con due imprenditori perché dichiarassero il falso sulle condizioni economiche della Sicilmarket.
(84)