La Procura ha chiesto una proroga di 6 mesi alle indagini nell’ambito dell’inchiesta che ipotizza l’inquinamento ambientale alla fabbrica di essenze Sanderson: 10 persone sono indagate tra tecnici e funzionari regionali.
Sei mesi, dunque, per stabilire se la bonifica effettuata all’interno della fabbrica sia stata eseguita secondo norma.
La Sanderson, ubicata a Pistunina, da tempo dismessa, lo scorso anno fu al centro delle indagini del Nucleo decoro della Polizia Municipale , che aveva scoperto che in uno dei capannoni di quella vasta area venivano scaricati rifiuti provenienti da Milazzo. Venne denunciato il presidente della Cooperativa che aveva la disponibilità del capannone e sequestrato un manufatto di circa 800 metri quadrati.
L’intera area, di 75mila metri quadri, ha un valore stimato in 3 milioni e mezzo di euro. Abbandonata da oltre 20 anni, dopo il dichiarato fallimento del 1981, è di proprietà dell’ESA, Ente Sviluppo Agricolo. Per oltre 150 anni diede lavoro a migliaia di persone. Poi il fallimento, l’abbandono istituzionale, gli incendi ( due, dicembre 2012 e maggio 2013) e l’attenzione della Procura ai suoi presunti “veleni”. Sono indagati vari funzionari regionali e locali dell’Esa e dell’Agenzia regionale rifiuti e acque e tecnici di Società sviluppo Italia e Società bonifiche. L’accusa è di omissione di atti d’ufficio, frode in pubbliche forniture e violazioni del Codice dell’Ambiente.
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