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Corsi d’oro. Il TdL conferma le ordinanze.Un successo per l’accusa

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tribunale-messina 1Nessuna ordinanza annullata, da parte dei giudici del Tribunale del Riesame, chiamati a decidere sulle istanze avanzate dai difensori di 7 dei 10 finiti agli arresti domiciliari nell’ambito della operazione Corsi d’oro, sulla gestione degli enti di Formazione professionale Anco, Aram e Lumen.
Rimangono, dunque, le esigenze di custodia cautelare per Melino Capone, Elio Sauta, la moglie, Graziella Feliciotto, Chiara Schirò, Daniela D’Urso, Natale Lo Presti, Natale Capone. Respinta anche la richiesta di dissequestro dei beni avanzata dal legale di Elena Schirò, moglie del deputato regionale del Pd Franco Rinaldi,cognata di Francantonio Genovese. Regge, dunque, lo schema accusatorio della procura messinese, rappresentata, nel caso formazione, dal procuratore aggiunto Sebastiano Ardita e dai sostituti Fabrizio Monaco, Camillo Falvo e Antonio Carchietti. L’inchiesta Corsi d’oro, un vero ciclone nel mondo della formazione messinese, lo scorso 10 luglio svelò un sistema di sovraffatturazioni, subaffitti di locali, che- secondo l’accusa- sarebbero costati alla Regione siciliana svariate decine di milioni di euro.

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