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Corsi d’oro. Il gup decide 31 rinvii a giudizio e un proscioglimento

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genovese serioCominciata lo scorso lunedì,si è conclusa nel pomeriggio di oggi l’udienza preliminare davanti al Gup Monica Marino. Udienza che vedeva imputate 24 persone fisiche e 8 società nel procedimento penale scaturito dal secondo troncone dell’inchiesta Corsi D’oro, sulla Formazione.
L’udienza si è conclusa con 31 rinvi a giudizio ( per alcuni anche proscioglimenti parziali) e un solo proscioglimento totale, quello di Roberta Saglimbeni.

Compariranno davanti ai giudici della prima sezione penale il 26 febbraio prossimo 2015:
il deputato nazionale del Pd ed ex sindaco di Messina, Francantonio Genovese, la moglie, Chiara Schirò; il cognato, Franco Rinaldi, deputato regionale del Pd, e la moglie, Elena Schirò; Salvatore La Macchia, Roberto Giunta, Domenico Fazio, Elio Sauta, Giovanna Schirò, Stefano Galletti, Giuseppina Pozzi, Liliana Imbesi, Concetta Cannavò, Natale Lo Presti, Graziella Feliciotto, Carmelo Capone, Natale Capone, Orazio De Gregorio, Paola Piraino, Francesco Buda, Salvatore Natoli, Antonino Di Lorenzo, Carmelo Favazzo, le società Service srl, Napi Service srl, Caleservice srl, Centro Servizi 2000 srl, Lumen, Enfap, Ancol, Elfi Immobiliare srl.
Il gup Marino ha deciso alcuni proscioglimenti parziali per:  Francantonio Genovese, Chiara e Giovanna Schirò, Franco Rinaldi, Salvatore Natoli, Elio Sauta e Natale Lo Presti.
Su quest’ultimo, il suo legale, avvocato Bonny Candido, ha dichiarato: “Non sono ovviamente del tutto soddisfatto della decisione del Gup, ma non posso non accogliere con favore il proscioglimento del mio assistito, Natale Lo Presti, dal reato di truffa aggravata, asseritamente perpetrato attraverso il noleggio all’ARAM, di un furgone per 750 euro mensili. Questo ebbe enorme scalpore mediatico ad avvio inchiesta Corsi d’oro, e fu preso ad esempio degli illeciti contestati dall’ufficio di Procura. Oggi, il proscioglimento perché il fatto non sussiste è certamente registrato positivamente dalla difesa, che non dovrà più occuparsi della questione”.
Lo Presti era stato accusato di avere noleggiato un furgone acquistato 2mila euro e di averlo successivamente noleggiato all’Aram di Elio Sauta per 750 euro al mese. Questo tassello, inserito nel vasto contesto delle accuse, rappresentò un esempio chiave degli sprechi che- secondo l’accusa- avvenivano nel mondo della Formazione messinese. Oggi, per decisione del Gup, quel tassello è venuto meno.
La battaglia tra accusa e difesa, sin qui snodatasi tra sequestri e dissequestri, provvedimenti di divieto di dimora imposti e poi revocati, oggi ha segnato un punto per il pool della Procura composto dal procuratore aggiunto Sebastiano Ardita e dai sostituti Liliana Todaro, Fabrizio Monaco e Antonio Carchietti.
Appuntamento a febbraio per i 31 imputati dell’inchiesta Corsi d’oro.

Patrizia Vita

 

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