Cominciano oggi gli interrogatori dei 10 indagati della operazione “Corsi d’oro”, l’inchiesta che ha “scavato” nel mondo della Formazione messinese. Dovranno rispondere al gip Giovanni De Marco dell’accusa, a vario titolo contestata, di associazione a delinquere finalizzata alla truffa ed al peculato per il conseguimento di finanziamenti pubblici per progetti formativi con il coinvolgimento di tre centri di formazione professionale di Messina: Aram, Ancol, Lumen. Enti che, a detta dell’accusa, avrebbero ottenuto, con illeciti, finanziamenti regionali decine e decine di milioni di euro.
Saranno interrogati: Chiara Schirò, moglie di Francantonio Genovese, deputato nazionale del Partito democratico ed ex sindaco di Messina; Daniela D’Urso, moglie di Giuseppe Buzzanca, ex deputato regionale del PdL, ex sindaco di Messina; Elio Sauta; sua moglie, Graziella Feliciotto; Melino Capone, ex assessore comunale della giunta Buzzanca; Suo Fratello, Natale Capone; Giuseppe Caliri; Concetta Cannavò; Natale Lo Presti; Nicola Bartolone.
Tra gli illeciti alla base della tesi d’accusa della procura messinese, l’utilizzo del metodo della sovrafatturazione e del subaffitto per ottenere i milionari finanziamenti della Regione.
L’inchiesta è stata avviata dal procuratore aggiunto Sebastiano Ardita e dai sostituti procuratori Fabrizio Monaco, Camillo Falvo e Antonio Carchietti.
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