I Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro e del Comando Provinciale, negli ultimi dieci giorni hanno proseguito nella loro azione di verifica e controllo del mondo del lavoro, finalizzata al contrasto del lavoro “nero” a Messina e provincia. D’intesa con il direttore della Direzione Territoriale del Lavoro di Messina, hanno sottoposto a vigilanza ispettiva varie aziende fra edilizia, alberghiero e commercio: 7 a Messina e 12 a Capo d’Orlando e dintorni.
I Carabinieri hanno complessivamente ispezionato 19 aziende e verificato 44 posizioni lavorative; scoperto 4 lavoratori del tutto privi di tutela assicurativa e previdenziale, ovvero completamente “in nero”; intimato la sospensione dell’attività imprenditoriale a 1 attività commerciale di pertinenza delle ditte ispezionate, come previsto dal testo unico 81/2008 a tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, avendovi riscontrato, una percentuale di lavoratori “in nero” superiore al 20% della forza lavoro presente; deferito alla Procura della Repubblica di Messina, 1 datore di lavoro titolare di impresa edile e 1 datore di lavoro responsabile di un albergo, per l’omesso versamento all’Inps delle ritenute previdenziali operate sulle retribuzioni dei lavoratori dipendenti, L’importo complessivo trattenuto sulle retribuzioni dei lavoratori dipendenti ammonta complessivamente a 9.198,71 euro.
Il commerciante sospeso, per la riapertura delle attività, ha dovuto ottemperare alle prescrizioni regolarizzando i dipendenti in nero e versando parte delle sanzioni amministrative per un totale di 1.950 euro: dovrà inoltre versare i contributi previdenziali e assistenziali obbligatori non corrisposti.
A conclusione delle attività intraprese sono state contestate sanzioni amministrative per complessivi 17.860 euro.
Il lavoro dell’Arma mette in luce una situazione ancora grave a Messina ma in leggero miglioramento per le tutela dei lavoratori. Nella provincia di Messina il fenomeno del lavoro nero sembra essere in lieve diminuzione in rapporto al numero complessivo delle posizioni lavorative controllate. Rimane una situazione difficile che vede soprattutto nell’edilizia il settore di maggiore incidenza del lavoro nero, privo di ogni tutela. un operatore edile rischia il doppio se non opportunamente formato, informato e testato sotto il profilo medico Ed è proprio in questo settore che l’Arma pone un’attenzione ulteriore al fine di prevenire il fenomeno delle “morti bianche”.
Le intese fra Direzione Territoriale del Lavoro e Comando Provinciale Carabinieri, prevedono la prosecuzione dei controlli e il massimo impulso dell’attività ispettiva del Nucleo Carabinieri per la Tutela del Lavoro di Messina, al fine di fare osservare le norme di tutela dei rapporti di lavoro, di legislazione sociale, di igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro, a Messina come nelle altre aree urbane e rurali della provincia.
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