Il sostituto procuratore Fabrizio Monaco ha chiesto il rinvio a giudizio per gli ex consiglieri comunali Carmelo Conti e Tanino Caliò, accusati di abuso d’ufficio. La vicenda giudiziaria scaturisce dall’ispezione non programmata effettuata dai due, nel maggio 2012, in un asilo nido comunale di Giostra, gestito dalla cooperativa Le Gardenie. Da quel controllo venne fuori una serie di comunicati stampa inviati alle redazioni cittadine nei quali i due consiglieri comunali dichiararono: “di aver rilevato gravi anomalie nel corso dell’ ispezione” e “chiedevano la rescissione del contratto tra il Comune e la cooperativa Le gardenie”.
Ma il responsabile della cooperativa “accusata” non rimase con le mani in mano e, certo che quell’ispezione non rientrasse nelle competenze dei due consiglieri comunali, presentò un esposto in Procura. Conti e Caliò si difesero sostenendo che l’ispezione fu effettuata in qualità di componenti della Commissione servizi sociali.
Ma la tesi del denunciante ha convinto la procura, che alla base dell’accusa per la quale chiede il loro rinvio a giudizio pone il dato che ai consiglieri comunali non competa il potere ispettivo oggetto di esposto e che in particolare Carmelo Conti – sostiene il pm Monaco – avrebbe inoltre dovuto astenersi dalla “visita” perché già dirigente della cooperativa Cas, “rivale” della Le Gardenie perchè in passato gestiva l’asilo ispezionato. Ed ancora perchè la figlia di Conti è socia di un’altra cooperativa “rivale”.
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