L’operazione scattata oggi ad opera dei carabinieri della compagnia Messina sud e di quelli della stazione di Scaletta Zanclea,che ha portato alla emissione di 16 misure cautelari, è il frutto di una indagine avviata nell’aprile 2011. Oltre due anni fa, il ritrovamento di una bottiglia incendiaria e di un accendino su una macchina operatrice, in un cantiere edile a Itala, diede l’imput agli investigatori dell’Arma.
L’attività dei carabinieri, fatta di intercettazioni e pedinamenti, portò alla luce una organizzazione che, con il metodo della intimidazione, tentava di imporre l’assunzione di personale del luogo al titolare di una ditta nebroidea impegnata nei lavori di urbanizzazione appaltati, per circa due milioni di euro, dal Comune di Itala. In un altro caso, la stessa organizzazione impose, riuscendoci, anche la concessione di un subappalto di lavori a persona vicina. Vittima il titolare di una ditta catanese cui erano stati affidati dalla Protezione Civile i lavori di ripristino delle aree alluvionate dal disastro dell’ottobre 2009. Appalto da 1milione e 800mila euro.
La tentata estorsione alla prima ditta imponeva, oltre che le assunzioni in cambio della protezione, anche il pagamento di una somma pari al 3% del valore dell’appalto di 2 milioni di euro.
I sospetti degli investigatori si sono concentrati su Salvatore Culici, 34 anni, un ex autotrasportatore, e su Filippo Pino, 40 anni. Dalle indagini e’ poi emerso che Culici era il anche il referente di un gruppo di spacciatori di droga attivo tra Itala, Scaletta Zanclea e Giampilieri. Sequestrati, nel corso delle indagini, 800 grammi di marijuana.
Gli arrestati sono Salvatore Culici, 34 anni, Filippo Pino, 40 anni, Massimo Longhitano, 40 anni, Andrea Freni, 30 anni, Francesco Viola, 21 anni, Antonio Bonfiglio, 23 anni, Vittorio Tamburella, 25 anni, Rosario Tamburella, 54 anni, Antonino Tavilla, 23 anni. Ai domiciliari Giusi Ferraro, 31 anni, moglie di Salvatore Culici,e la sorella di questi, Maria Culici, 41 anni, Luciano Daidone 51 anni, Jonatan Cosentino, 28 anni, Agatino Interdonato 36 anni, Giuseppe De Luca, 33 anni, Antonino Briguglio, 33 anni.
Le 16 misure cautelari dispongono il carcere per 9 tra i destinatari; per 7 gli arresti domiciliari; per altri 7 l’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria.
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