Si è svolta regolarmente, nella corte d’Appello di Aix en Provence, l’udienza per l’estradizione di Chiara Rizzo, moglie dell’armatore Amedeo Matacena, arrestata la scorsa domenica all’aeroporto di Nizza dove aveva fatto scalo l’aereo che doveva riportarla in Italia, a Reggio Calabria, dove intendeva costituirsi. L’udienza dello scorso lunedì, infatti, era stata rinviata poiche dall’italia non erano ancora giunti i documenti utili. Il gip, dunque, accogliendo la richiesta della Rizzo, ha disposto l’estradizione in Italia. la procedura ha però subito un piccolo intoppo. Il Procuratore generale, infatti, aveva rilevato che il mandato di cattura europeo destinato alla moglie di Matacena era troppo geenerico e pertanto necessitava di un approfondimento. In pratica una analisi che avrebbe potuto rappresentare anche l’annullamento del mandato per un vizio di forma, ma poteva impegnare i giudici anche 4 mesi. Mesi che la messinese arrestata in Francia, poteva anche trasocrrere in libertà, su richiesta della sua difesa. Ma, consigliata dai suoi legali, Avvocato Bonni Candido e Carlo Politi, Chiara Rizzo ha scelto di non attendere oltre ed ha rinnovato la richiesta di poter tornare in Italia. Il suo rientro è previsto entro 7 giorni, ma forse già domani o venerdì sarà scortata in Italia. Probabilmente sarà rinchiusa nel carcere più vicino, quello di Genova. Intanto trascorre l’attesa ancora nella cella del carcere di Marsiglia.
L’avvocato Candido ha ribadito che l’arresto in Francia ha significato una perdita di tempo che sarebbe stato utile a chiarire alla magistratura reggina la posizione della sua assistita.
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