Sembrerebbe il corpo di una donna di colore, quello rinvenuto ieri in avanzato stato di decomposizione nei boschi al confine tra Floresta e Raccuja. Il volto ed il tronco sono irriconoscibili, devastati sia a causa degli agenti atmosferici che dalla presenza di animali selvatici nella zona. Dalla restante parte si intuisce che dovrebbe trattarsi di una donna, di carnagione scura, ma anche lo stato di necrosi dei tessuti può indurre quella colorazione della pelle. Il corpo era nudo e con extension ai capelli, gli alluci presentano un decoro di smalto a forma di fiore. Dopo i rilievi effettuati stamani dai carabinieri del Ris e del Reparto operativo, il medico legale ha effettuato un primo esame esterno sul cadavere. Secondo una prima stima la morte risalirebbe a 15 giorni fa. Dal sopralluogo dei carabinieri nei pressi del cadavere è stato acceratto che accanto al cadavere nudo, non ci sono abiti o documenti utili a risalire alla sua identità. Dalla dentatura indica che si tratta di una donna giovane. La macabra scoperta era stata effettuata da una pattuglia di uomini della Forestale durante un controllo antibracconaggio in un’area del parco eolico, in una zona boschiva molto distante dalla strada. Il corpo adesso è stato trasferito all’istituto di medicina legale di Messina per l’esame autoptico che sarà effettuato domani per stabilire con esattezza le cause della morte. L’indagine, che è coordinata dalla Procura di Patti, è estesa anche nel catanese (si cerca anche tra le persone scomparse di quella provincia) visto che l’area del ritrovamento è al confine tra Messina e Catania.
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