Insulti, minacce di morte, ingiurie, atti osceni, provocazioni e prepotenze di ogni genere. Questo è stata costretta a subire per tre anni una 78enne e la sua famiglia. A perseguitarli era il vicino 36enne che – hanno stabilito i carabinieri – sotto effetto dei fumi dell’alcool si lasciava andare ad una serie di atteggiamenti minacciosi, che col tempo sono peggiorati. Ieri finalmente l’incubo è finito, Carmelo Merlina — questo il nome dell’oppressore — è stato arrestato dai Carabinieri di Naso per atti persecutori.
Vicende che andavano avanti dal 2010 e che avevano condizionato completamente la normale routine quotidiana della donna e dei suoi familiari, che rimanevano chiusi in casa per il timore che potesse accadergli qualcosa. Si sentivano braccati e in stato di ansia e disagio perenni.
Merlina gettava mozziconi di sigarette accanto al contatore del gas a scopo intimidatorio, ostruiva il passaggio per accedere alla cantina, parcheggiando appositamente l’automobile davanti alla porta, e batteva con il martello contro il muro comune, anche di notte, per disturbare. Aveva anche tentato di erigere un muro nel cortile antistante l’abitazione, nonostante un’ordinanza comunale glielo avesse vietato.
Per il 36enne sono stati disposti gli arresti domiciliari in un’abitazione diversa da quella vicina alla casa dell’anziana.
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