Forse una bocciatura, oppure un voto basso. Ci sarebbe questo alla base del rogo che lo scorso martedì ha destato panico tra gli alunni, i docenti, il personale della scuola Albino Luciani, ( ma anche tra gli abitanti della zona), che alle 10 del mattino hanno udito un forte boato: erano due auto in fiamme. Una, Mercedes Cabrio appartenente ad una professoressa dello stesso plesso scolastico, Argentina Sangiovanni; l’altra, una Bmw, di un pensionato residente in quella via. Altre vetture sono state danneggiate.
Alla Squadra Mobile sono bastate appena 36 ore per chiudere il cerchio e identificare l’autore del gesto: un minorenne, alunno della Albino Luciani. Un ragazzino che, appare evidente, voleva colpire l’auto della prof. L’altra vettura coinvolta, la Bmw del pensionato, è stata una sfortunata coincidenza: era vicina all’obiettivo del ragazzino. A consentire la sua identificazione sono state le dichiarazioni di alcuni studenti, in parte parole dette a mezza voce, ipotesi, congetture, ma agli investigatori non è occorso molto per capire che, dietro quel rogo, c’era la ritorsione di un ragazzino furioso.
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