Assolta in Appello la coppia di conviventi accusata di abusi sessuali nei confronti dei tre figli della donna. Il Pg aveva chiesto per i due la conferma della condanna a 6 anni che era stata inflitta in primo grado.
I fatti risalgono al 2003, quando a seguito della denuncia di alcuni assistenti sociali, saltò fuori che tre bambini, di 4, 5 e 6 anni, erano stati oggetto di abusi sessuli e maltrattamenti da parte della loro stessa madre e del suo compagno. Le stesse vittime, interrogate, avevano confermato la tesi degli assistenti sociali. Raccontarono di essere stati frequentemente picchiati, costretti, prevalentemente la figlia maggiore, a sbrigare le faccende domestiche nonostante la giovanissima età, in un caso anche sbattuti con forza fuori di casa e costretti a trascorrere la notte sul pianerottolo. Raccontarono anche che la madre spesso si scambiava effusioni con altri uomini, che bevevano, si ubricavano E poi i palpeggiamenti, gli abusi di natura sessuale. Ma gran parte di questo racconto fu poi ritrattato dagli stessi minori in sede di incidente probatorio. Per la coppia arrivò la condanna a 6 anni di reclusione, ieri annullata dai giudici della Corte d’Appello, che accogliendo la tesi del difensore dei due, avvocato Nino Cacìa, li ha assolti dal reato di abusi sessuali con la formula “perchè il fatto non sussiste”, e dichiarato prescritto il reato di maltrattamenti.
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