Una motivazione reale, alla base dell’aggressione perpetrata da due fratelli di Pedara (Ct), a isola Bella, lo scorso 23 giugno, nei confronti di un ambulante senegalese di 45 anni, sembra non esserci. Nessuna provocazione, nessuna discussione accesa. Massimiliano Biagianti, 43 anni, ed Etrusco Biagianti, 50 anni, avevano percosso e ferito al volto con un’arma da taglio la vittima e — a detta dei testimoni — gli avevano rivolto insulti a carattere razziale. La vittima sanguinante, a causa della profonda ferita infertagli al viso, era stata soccorsa e trasportata in ospedale, dove aveva ricevuto diversi punti di sutura. Dopo due mesi di indagini, i Carabinieri di Taormina, allertati quel 23 giugno da una chiamata, sono risaliti ai responsabili dell’aggressione: Massimiliano Biagianti, già noto alle forze dell’Ordine e assiduo frequentatore di Taormina, e il fratello di questi, Etrusco. I due sono accusati di lesioni personali aggravate in concorso e porto abusivo di armi con l’aggravante della discriminazione razziale. Massimiliano Biagianti è stato trasferito in carcere, mentre per il fratello sono scattati gli arresti domiciliari.
Nelle foto: a sinistra, Massimiliano Biagianti; a destra, il fratello Etrusco
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